Ricostruzioni cartografiche: lo stato del territorio a fine ottocento
Le cartografie elaborate per rappresentare lo stato del territorio alla fine dell’ottocento, si basano sulla lettura interpretativa delle tavolette IGM della prima edizione. Rappresentano un rapido strumento di conoscenza del territorio e di lettura delle strutture morfologiche del paesaggio e dell’ambiente naturale e costruito. Diventano un primo riferimento per l’elaborazione di strategie territoriali caute e precise, in quanto modello e progetto verso il quale tendere tramite interventi di manutenzione, restauro e ripristino territoriale. È il contributo più immediato che può fornire la lettura, effettuata su documenti certi, della formazione storica delle strutture dello spazio fisico (viabilità, insediamenti, uso del suolo, morfologia), elementi che spesso sfuggono ad altri strumenti di indagine e che le parole descrivono male e a fatica. Per i centri storici, con la definizione di un metodo di lettura specifico dei tessuti edificati, si è superata la distinzione fra monumento da salvare ed edilizia ordinaria da demolire. Analogamente, attraverso la raccolta e l’interpretazione storico-cartografica, si costruisce un metodo di restauro territoriale, precisando il modello paesaggistico e ambientale e quello degli insediamenti in rapporto alle loro trasformazioni e alle reciproche influenze.